Ciao lettore appassionato/a,
Oggi con questo post ti ricordo
la terza guida o se vogliamo lo chiamiamo come gli inglesi book o come noi sardi "su liberu chi imparat
a fagher su casu" (la guida che insegna a fare il formaggio).(The guide that teaches how to make cheese).
Si, la nuova guida per realizzare il formaggio
misto è disponibile
trovi il link immagine qui a fianco che ti indirizza alla pagina di spiegazione cliccando sulla copertina.
Attualmente il mio consumo familiare per quanto riguarda il formaggio è costituito da pecorino fresco
e formaggio misto stagionato eccellente anche da grattuggiato.
Detto tra noi avere un buon formaggio sempre a disposizione in casa è come avere dei soldi in tasca,"money", un punto
di riferimento, un quotidiano appuntamento per gli appassionati e buongustai.
facendo un riepilogo delle guide, in questo settore, posso affermare di aver fatto cosa gradita agli appassionati della nicchia , almeno questo è quello che
voi lettori appassionati scrivete nelle vostre email.
Pecorinofacile.
La mozzarella fatta in casa.
il formaggio misto.
Tre guide che portano a realizzare prodotti
genuini anzi quattro guide perchè con tutte le guide in allegato regalo la mini guida del caciocavallo, prodotti che ricordano il sapore che avevano
una volta i nostri formaggi, posso ancora affermare che i vari post, i bonus, che si possono scaricare dai vari link gratuitamente in questo blog aiutano e integrano il lavoro di chi si accinge a realizzare un buon formaggio in casa.
Ora non ti voglio annoiare e ti lascio inserendo qui sotto il link della nuova guida lasciando a te la valutazione di questo nuovo prodotto.
http://www.pecorinofacile.it/FORMAGGIO-MISTO/
Ciao alla prossima
Andrea
MI TROVATE ANCHE SU WATSAAP AL 3383553288 HO SCRIVI A andreamotzo@gmail.com Il Pecorino è un formaggio prodotto con latte di pecora. È prodotto in varie regioni d'Italia, soprattutto quelle centrali e meridionali e in Sardegna. Può essere classificato in base alla stagionatura: * fresco * semi-stagionato * stagionato e si può trovare anche nelle varianti con pepe, peperoncino, o tartufo.
September 23, 2015
April 2, 2015
Il latte raffermo (ischidu) di Antonella.
Ciao Carissimo/a,
Tempo fa ti avevo parlato di una specialità della mia terra che noi in dialetto sardo
chiamiamo su ischidu, ebbene ieri mi ha scritto una email corredata di foto Antonella
una mia amica lettrice del mio blog e appassionata di caseificazione casalinga.
nell'email ha espresso tutta la sua soddisfazione per l'ottima riuscita de "su ischidu",
che puoi vedere nelle foto interscalate con il presente post.
Eh si Antonella è riuscita alla perfezione ad ottenere un latte fermentato di antiche origini: il sardo gioddu, o mezzoraddu o latte ischidu: di capra o pecora, cremoso e acidulo, è prodotto con batteri autoctoni e oggi è presidio Slow Food.
La cultura dello yogurt è invece più radicata nei paesi del Nord e, soprattutto, dell’Est europeo. Proprio da oriente, infatti, pare provenga questo antico cibo fermentato. Furono probabilmente i nomadi delle steppe euroasiatiche i primi a gustarlo.
Approfitto per sottolineare la partecipazione di Slow Food a Expo 2015 volta a raccogliere fondi e stringere alleanze per combattere l’emergenza alimentare nel sud del mondo attraverso il progetto
10 mila orti in Africa.
Le foto di Antonella sono accompagnate anche da un formaggio che il sottoscritto
ha prodotto con del peperoncino, ottimo, anche se inizialmente il piccante fa sobbalzare chi lo assapora, segno che fa bene alla circolazione.
ti lascio in compagnia delle foto de su Ischidu di Antonella e ti auguro
una serena Pasqua
Andrea
![]() |
ischidu |
chiamiamo su ischidu, ebbene ieri mi ha scritto una email corredata di foto Antonella
una mia amica lettrice del mio blog e appassionata di caseificazione casalinga.
nell'email ha espresso tutta la sua soddisfazione per l'ottima riuscita de "su ischidu",
che puoi vedere nelle foto interscalate con il presente post.
Eh si Antonella è riuscita alla perfezione ad ottenere un latte fermentato di antiche origini: il sardo gioddu, o mezzoraddu o latte ischidu: di capra o pecora, cremoso e acidulo, è prodotto con batteri autoctoni e oggi è presidio Slow Food.
La cultura dello yogurt è invece più radicata nei paesi del Nord e, soprattutto, dell’Est europeo. Proprio da oriente, infatti, pare provenga questo antico cibo fermentato. Furono probabilmente i nomadi delle steppe euroasiatiche i primi a gustarlo.
Approfitto per sottolineare la partecipazione di Slow Food a Expo 2015 volta a raccogliere fondi e stringere alleanze per combattere l’emergenza alimentare nel sud del mondo attraverso il progetto
10 mila orti in Africa.
Le foto di Antonella sono accompagnate anche da un formaggio che il sottoscritto
ha prodotto con del peperoncino, ottimo, anche se inizialmente il piccante fa sobbalzare chi lo assapora, segno che fa bene alla circolazione.
![]() |
pecorino con peperoncino |
ti lascio in compagnia delle foto de su Ischidu di Antonella e ti auguro
una serena Pasqua
Andrea
March 26, 2015
Risanamento e bonifica del latte.
Ciao carissimo/a,
Riferendoci alla composizione del latte
faccio cenno alla presenza di microrganismi;
tra questi ne figurano degli indesiderabili per due ragioni:
alcuni perchè patogeni, altri perchè non favorevoli alla conservazione.
Ne deriva la opportunità di una bonifica o risanamento che che distrugga i primi
e riduca i secondi; sia per escludere che il latte determini danni in chi lo beva e sia per renderlo serbevole e non alterabile nel lasso di tempo
Buona parte dei microrganismi del latte viene uccisa sottoponendo il latte
ad opportuni trattamenti termici per un tempo adeguato:
ad esempio mediante la pastorizzazione, la quale però non distrugge in genere
i cosidetti termo-resistenti, nè i germi sporigeni resistentissimi al calore.
con la pastorizzazione la carica di germi si abbassa oltremodo, si parla in merito di gradi di bonifica che toccano valori assai elevati.
Gli attuali regolamenti italiani prevedono nel latte pastorizzato l'abbassamento della carica microbica nei limiti " 30.000 colonie ml"
le legislazioni estere ammettono cariche superiori ai 150.000 germi ml.
però richiedono un numero assai ridotto di germi termoresistenti.
Il latte pastorizzato, detto a "breve conservazione", si conserva per 3-4 giorni a temperatura di 4-6 °C.
La pastorizzazione è sovente praticata per guidare meglio le fermentazioni che avvengono con l’innesto di batteri conosciuti. Si ottiene portando il latte alla temperatura di 72° e mantenendola costante per 15’’.
E’ una tecnica adatta alla trasformazione del latte in formaggi che non superano i 60 giorni di maturazione, mentre per i formaggi D.O.P. non è necessaria, ma in alcuni casi concessa.
Dopo questo breve chiarimento chiestomi da alcuni amici lettori
ti saluto e ti auguro un buon fine settimana.
Ti ricordo in ordine le mie guide online;
pecoricofacile.
il formaggio misto.
la mozzarella fatta in casa.
Cordiali saluti Andrea.
Riferendoci alla composizione del latte
faccio cenno alla presenza di microrganismi;
tra questi ne figurano degli indesiderabili per due ragioni:
alcuni perchè patogeni, altri perchè non favorevoli alla conservazione.
Ne deriva la opportunità di una bonifica o risanamento che che distrugga i primi
e riduca i secondi; sia per escludere che il latte determini danni in chi lo beva e sia per renderlo serbevole e non alterabile nel lasso di tempo
Buona parte dei microrganismi del latte viene uccisa sottoponendo il latte
ad opportuni trattamenti termici per un tempo adeguato:
ad esempio mediante la pastorizzazione, la quale però non distrugge in genere
i cosidetti termo-resistenti, nè i germi sporigeni resistentissimi al calore.
con la pastorizzazione la carica di germi si abbassa oltremodo, si parla in merito di gradi di bonifica che toccano valori assai elevati.
Gli attuali regolamenti italiani prevedono nel latte pastorizzato l'abbassamento della carica microbica nei limiti " 30.000 colonie ml"
le legislazioni estere ammettono cariche superiori ai 150.000 germi ml.
però richiedono un numero assai ridotto di germi termoresistenti.
Il latte pastorizzato, detto a "breve conservazione", si conserva per 3-4 giorni a temperatura di 4-6 °C.
La pastorizzazione è sovente praticata per guidare meglio le fermentazioni che avvengono con l’innesto di batteri conosciuti. Si ottiene portando il latte alla temperatura di 72° e mantenendola costante per 15’’.
E’ una tecnica adatta alla trasformazione del latte in formaggi che non superano i 60 giorni di maturazione, mentre per i formaggi D.O.P. non è necessaria, ma in alcuni casi concessa.
Dopo questo breve chiarimento chiestomi da alcuni amici lettori
ti saluto e ti auguro un buon fine settimana.
Ti ricordo in ordine le mie guide online;
pecoricofacile.
il formaggio misto.
la mozzarella fatta in casa.
Cordiali saluti Andrea.
February 17, 2015
PECORINO CON CAGLIO DI CAPRETTO
Ciao carissimo/a,
E' un bel po che non ci sentiamo, altri impegni mi hanno
costretto a stare un po lontano dal blog . Ma ora ritorno
con tanto entusiasmo ed eccomi qui a mostrarti quello che
in realtà faccio in questo periodo.
nella bottiglietta in immagine ho messo dentro in forma
liquida il caglio di capretto dell'amico Gian Mario che mi
ha regalato quando ha macellato i suoi capretti.
Io sono sempre del parere che il caglio è molto importante per la realizzazione di un buon formaggio, sarà questione di gusti ma il caglio di capretto dà al formaggio un gusto piu' autentico di altri tipi di caglio, la preparazione del caglio fatto in casa si trova nell'ebook pecorinofacile e nel formaggio misto.
Ho potuto contastare da tempo che anche la ricotta
ricavata dal siero ha un gusto nettamente superiore
rispetto a gusto che conferisce un formaggio coagulato
con caglio commerciale.
Adesso non mi rimane molto tempo a disposizione,
tra i preparativi di carnevale e altri impegni, ti rimando al prossimo
post lasciandoti con alcune delle immagini dell'ultima lavorazione.
un caro saluto
Andrea
E' un bel po che non ci sentiamo, altri impegni mi hanno
costretto a stare un po lontano dal blog . Ma ora ritorno
con tanto entusiasmo ed eccomi qui a mostrarti quello che
in realtà faccio in questo periodo.
nella bottiglietta in immagine ho messo dentro in forma
liquida il caglio di capretto dell'amico Gian Mario che mi
ha regalato quando ha macellato i suoi capretti.
![]() |
CAGLIO DI CAPRETTO FATTO IN CASA |
![]() |
CAGLIATA |
Ho potuto contastare da tempo che anche la ricotta
ricavata dal siero ha un gusto nettamente superiore
rispetto a gusto che conferisce un formaggio coagulato
con caglio commerciale.
Adesso non mi rimane molto tempo a disposizione,
tra i preparativi di carnevale e altri impegni, ti rimando al prossimo
post lasciandoti con alcune delle immagini dell'ultima lavorazione.
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RICOTTA |
un caro saluto
Andrea
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BENENNIDU
TRA QUALCHE MESE USCIRA' L'EBOOK-GUIDA PRATICA DI COME STAGIONARE IL PECORINO IN CASA DAI PRIMI GIORNI DI VITA FINO ALLA STAGIONATURA DI UN ANNO. POSSO FARTI AVERE DIRETTAMENTE A CASA DA 2 A 6 FORME DI CIRCA 2,00 KG DI PECORINO DI NICCHIA (col gusto di una volta che si è perso nel tempo e nella globalizzazione) FATTO IN CASA. PER INFORMAZIONI SCRIVI A andreamotzo@gmail.com.
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